
Paola Egonu
Rendi il tuo sito conforme alla normativa europea con il nostro test accessibilità siti web. Evita sanzioni e garantisci un'esperienza inclusiva.
Rendi il tuo sito accessibile, conforme alle normative europee e davvero usabile per TUTTI.
L’European Accessibility Act è una direttiva dell’Unione Europea che introduce obblighi specifici per l’accessibilità digitale.
L’obiettivo è garantire che tutte le persone, comprese quelle con disabilità, possano accedere senza barriere a prodotti e servizi digitali, promuovendo un mercato unico più inclusivo.
La conformità alle direttive EAA diventerà obbligatoria a partire da giugno 2025.
Le aziende che non si adegueranno rischiano:
Tutte le PMI e le grandi aziende dovranno adeguarsi entro giugno 2025, senza eccezioni.
Solo le microimprese, cioè realtà con meno di 10 dipendenti oppure meno di 2 milioni di euro di fatturato annuo, sono escluse dagli obblighi della direttiva.
L’EAA si rivolge a tutte le PMI e grandi aziende che offrono prodotti e servizi digitali rivolti al pubblico. I settori coinvolti includono:
Un sito accessibile raggiunge più persone, comprese quelle con disabilità, gli anziani e gli utenti che utilizzano tecnologie assistive. Inclusività significa anche maggiori opportunità di engagement e conversione.
L’accessibilità rende il sito più ordinato, leggibile e navigabile. Questi elementi favoriscono il posizionamento nei motori di ricerca e migliorano l’esperienza per tutti gli utenti, non solo per chi ha esigenze specifiche.
Verificare l’accessibilità consente di conformarsi alle normative europee (come l’EAA del 2025) e di prevenire segnalazioni, contenziosi e danni reputazionali. Investire in accessibilità oggi significa evitare sanzioni domani.
Molti siti web, anche se moderni e ben progettati, presentano ostacoli che impediscono a utenti con disabilità di navigare, interagire o completare anche le azioni più semplici e scontate.
Moduli non correttamente etichettati impediscono agli utenti non vedenti di completare operazioni come acquisti, iscrizioni o invii di dati. L’assenza di compatibilità con gli screen reader è una delle barriere più critiche.
Molti siti non sono progettati per essere usati senza mouse. Questo esclude gli utenti con disabilità motorie, che si affidano alla tastiera o a tecnologie assistive per navigare.
Un contrasto debole tra testo e sfondo rende difficile la lettura, in particolare per persone ipovedenti o con deficit visivi. Questo problema riduce drasticamente la leggibilità e l’accessibilità complessiva del sito.
Le immagini senza descrizioni testuali (alt text) non possono essere interpretate dagli screen reader, rendendo il contenuto visivo inaccessibile per utenti non vedenti o con gravi disabilità visive.
Siamo specializzati nella compliance e nell’accessibilità digitale, con un team di esperti dedicati e costantemente aggiornati sulle normative internazionali e sulle best practice di settore.
La nostra missione è aiutarti a rendere il tuo sito web accessibili a tutti, garantendo un’esperienza inclusiva, conforme e sostenibile nel tempo.
Contattaci senza impegno. Nessun obbligo, capiremo insieme cosa serve davvero e come metterlo in pratica, in modo efficace e sostenibile.
Un sito web accessibile può essere utilizzato da chiunque, inclusi utenti con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive.
Questo significa che tutti devono poter navigare, leggere, comprendere e interagire con i contenuti senza incontrare barriere.
Un sito accessibile, infatti, avrà logica dei contenuti, un contrasto adeguato tra testo e colori di sfondo, la possibilità di navigare l’intero sito da tastiera, e l’utilizzo di testi alternativi per immagini e media.
L’accessibilità non migliora solo l’esperienza degli utenti con disabilità, ma rende il sito più usabile per tutti e può migliorare anche la SEO e la reputazione dell’azienda.
In Europa, l’accessibilità digitale è regolata dalla Direttiva (UE) 2016/2102, che impone obblighi specifici per i siti web e le app mobili della Pubblica Amministrazione.
A partire da giugno 2025, entrerà in vigore anche l’European Accessibility Act (EAA), che estende questi requisiti alle aziende private che offrono servizi digitali al pubblico.
In Italia, il mancato rispetto delle norme può portare a sanzioni fino al 5% del fatturato.
Ogni aggiornamento del sito, inserimento di nuovi contenuti o funzionalità può introdurre nuove barriere per gli utenti, è per questo che è fondamentale che il sito sia sviluppato correttamente fin dall’inizio, seguendo le linee guida WCAG 2.1 e le buone pratiche del settore.
Se questo non avviene, saranno necessari follow-up periodici per garantire la conformità nel tempo.
I test regolari, infatti, permettono di prevenire problemi, ridurre i rischi legali e assicurare che l’esperienza digitale sia sempre inclusiva, funzionale e accessibile per tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro abilità o tecnologie utilizzate.
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