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European Accessibility Act 2025: cosa cambia da giugno 2025?

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Secondo un’analisi fatta su un milione di pagine web, ogni pagina presenta in media 57 errori di accessibilità

Questo evidenzia quanto sia diffuso il problema e quanto ancora si debba fare per rendere il web davvero accessibile a tutti.

Per questo motivo, l’Unione Europea ha introdotto l’European Accessibility Act, una normativa che entrerà in vigore da giugno 2025 con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità di prodotti e servizi digitali e non solo.

Ma cosa prevede esattamente questa legge? Scopriamolo insieme.

European Accessibility Act 2025: cosa cambia da giugno 2025?

L’European Accessibility Act (EAA) è una legge europea pensata per rendere prodotti e servizi digitali e non solo, più accessibili a tutte le persone, comprese quelle con disabilità. 

È stata creata per garantire che nessuno venga escluso dall’uso di tecnologie, servizi e prodotti nella vita quotidiana.

Prima, ogni paese aveva norme diverse, e questo rendeva difficile per aziende e consumatori capire cosa fare. 

Ora, l’’obiettivo principale è assicurare che tutti possano usare prodotti e servizi, senza barriere, favorendo l’inclusione sociale e l’uguaglianza.

A chi si rivolge la normativa?

La legge riguarda imprese, enti pubblici e fornitori di servizi che offrono prodotti o servizi accessibili al pubblico. 

Parliamo quindi di siti web, app, sportelli, telefoni, bancomat e molti altri. 

Le regole si applicano soprattutto a PMI e grandi imprese, che devono garantire l’accessibilità entro giugno 2025.

Cosa significa “accessibilità”? 

Nel contesto dell’EAA, accessibilità significa che un prodotto o servizio deve poter essere utilizzato facilmente da tutti, anche da chi ha disabilità visive, uditive, motorie o cognitive. 

Questo vuol dire eliminare ostacoli, semplificare l’uso e garantire che tutti abbiano pari opportunità di accesso.

Le principali novità a partire da giugno 2025

Da giugno 2025, l’European Accessibility Act (EAA) si applicherà a un numero più ampio di prodotti e servizi rispetto al passato. 

Non riguarda più solo i siti web e le app, ma anche molti altri strumenti e servizi che usiamo ogni giorno. 

Tra i prodotti interessati che dovranno adattarsi ci sono dispositivi come smartphone, computer, bancomat, distributori automatici e lettori elettronici. 

Per quanto riguarda i servizi, l’EAA copre siti web, applicazioni mobili, sportelli fisici e digitali, servizi bancari, trasporti, e-commerce e molto altro. 

In pratica, si estende a tutto ciò che è essenziale per la vita quotidiana e il lavoro, rendendo obbligatoria l’accessibilità.

Standard di accessibilità richiesti

L’EAA richiede di rispettare standard tecnici precisi, in particolare le Linee guida WCAG 2.1 livello AA, riconosciute a livello internazionale come riferimento per l’accessibilità digitale. 

Oltre alle WCAG, si devono seguire altri regolamenti e standard europei che definiscono come rendere accessibili anche prodotti fisici e servizi non digitali.

Chi è obbligato ad adeguarsi e chi è escluso

Con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act a giugno 2025, tutte le PMI (piccole e medie imprese) e le grandi imprese saranno obbligate ad adeguare i loro prodotti, servizi, siti web e applicazioni agli standard di accessibilità. 

Questo significa che devono assicurarsi che le loro piattaforme digitali e i loro prodotti siano facilmente utilizzabili anche da persone con disabilità. 

Chi è escluso?

Le microimprese, cioè le aziende con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro. 

Tuttavia, anche queste realtà possono scegliere volontariamente di adeguarsi per migliorare la propria immagine e raggiungere un pubblico più ampio. 

Alcune specifiche categorie di prodotti o servizi potrebbero essere temporaneamente escluse o soggette a regole diverse, in base alle normative nazionali o all’evoluzione della legge europea.

Ecco quali: 

  1. Prodotti e servizi realizzati su misura
    Prodotti creati specificamente per un singolo utente, come dispositivi personalizzati o soluzioni tailor-made, non rientrano negli obblighi dell’EAA.
  2. Prodotti usati o ricondizionati
    Gli articoli di seconda mano o rigenerati non sono soggetti ai requisiti di accessibilità previsti dalla normativa.
  3. Prodotti per la difesa e la sicurezza nazionale
    Dispositivi e tecnologie utilizzati esclusivamente per scopi militari o di sicurezza nazionale sono esclusi dall’applicazione dell’EAA.
  4. Prodotti usati esclusivamente per ricerca e sviluppo
    Prodotti e prototipi destinati solo a test o ricerche sperimentali non devono rispettare gli standard di accessibilità.
  5. Veicoli a motore e relative parti
    L’EAA non si applica ai veicoli a motore né ai loro componenti, che sono regolamentati da altre normative specifiche.
  6. Prodotti audiovisivi e contenuti on demand
    Alcune categorie di contenuti audiovisivi o servizi on demand possono essere soggetti a regole diverse, in base alla legislazione specifica sulle comunicazioni.

Impatti pratici per le aziende

Adeguarsi all’European Accessibility Act significa per le aziende pianificare alcune azioni concrete. 

Prima di tutto, bisogna capire quali prodotti e servizi devono essere resi accessibili e in che modo. 

È importante formare il proprio team sulle normative e sugli standard di accessibilità, come le linee guida WCAG 2.1. 

Inoltre, va definita una strategia per integrare l’accessibilità già nelle nuove realizzazioni digitali e migliorare quelle esistenti.

Come adeguarsi

Per adeguarsi, è fondamentale effettuare audit e test di accessibilità

Questi controlli possono essere automatici, con strumenti digitali, ma soprattutto manuali, con esperti che simulano l’esperienza di persone con disabilità. 

L’audit identifica le aree critiche, segnala errori e suggerisce le correzioni da fare. 

Questo permette di intervenire in modo mirato e garantire la conformità alla normativa, evitando così sanzioni e migliorando la reputazione aziendale.

Correlato: come testare l’accessibilità di un sito

Dopo l’audit cosa devo fare?

Sarà necessario compilare la dichiarazione di accessibilità. 

La Dichiarazione di Accessibilità è un documento obbligatorio che spiega quanto il sito web o il servizio digitale è accessibile. 

Deve essere chiaro, completo e aggiornato regolarmente. 

Le aziende devono redigerlo secondo modelli ufficiali e renderlo facilmente accessibile sul proprio sito, ad esempio con un link nel footer o in una sezione dedicata. 

Sanzioni e conseguenze in caso di non conformità

Chi non rispetta l’European Accessibility Act rischia diverse sanzioni, che possono variare a seconda del Paese e della gravità della violazione. 

Le multe economiche sono tra le penalità più comuni e possono essere piuttosto elevate, specialmente per le grandi aziende. 

Oltre alle multe, ci possono essere anche ordini di adeguamento obbligatori entro un certo termine e, in casi estremi, azioni legali da parte degli utenti o delle autorità.

In diversi Paesi europei, aziende e pubbliche amministrazioni sono già state sanzionate per mancata accessibilità dei propri siti o servizi digitali. 

Ad esempio, grandi retailer online o istituzioni pubbliche che non garantivano l’accesso a persone con disabilità sono stati multati e costretti a intervenire rapidamente per correggere i problemi. 

Per evitare sanzioni, è fondamentale anticipare i tempi e adeguarsi prima della scadenza di giugno 2025

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Risorse e supporto per l’adeguamento all’EAA

Piattaforme e strumenti ufficiali per la dichiarazione

Per aiutare le aziende e le pubbliche amministrazioni a rispettare l’European Accessibility Act, sono disponibili diverse piattaforme e strumenti ufficiali. 

Ad esempio, in Italia l’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) mette a disposizione modelli e guide per compilare correttamente la Dichiarazione di Accessibilità, documento obbligatorio che attesta il livello di conformità del sito o servizio digitale. 

Questi strumenti facilitano la redazione e la pubblicazione della dichiarazione in modo conforme alle normative europee.

Consulenze e servizi di testing professionali

Molte aziende offrono servizi specializzati per effettuare test di accessibilità professionali, chiamati audit. 

Questi controlli approfonditi non si limitano agli strumenti automatici, ma includono anche test manuali e l’analisi da parte di esperti, spesso con il coinvolgimento di persone con disabilità. 

Per esempio, noi di *redmango effettuiamo test di accessibilità completi, che includono:

  • Un’analisi dettagliata della conformità del sito rispetto alle linee guida WCAG 2.1 e agli standard europei.
  • La preparazione di un report chiaro con l’elenco dei problemi riscontrati e suggerimenti pratici per la risoluzione.
  • L’identificazione delle aree più critiche, con la definizione delle priorità di intervento per migliorare rapidamente l’accessibilità.

Contattaci per saperne di più su questo servizio e come adeguarti per tempo.

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